Agromania, un progetto per crescere insieme Inclusione sociale e sostenibilità gli assi portanti
Agricoltura sostenibile, recupero ambientale e inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio sono i tre assi portanti del progetto triennale «AgroMania. Un modello agroecologico di inclusione» promosso dalla Cooperativa La Rete, storica cooperativa bresciana che si occupa da quasi 30 anni di emarginazione. La Rete lavorerà in partnership con la cooperativa sociale di inserimento lavorativo ArticoloUno, con il laboratorio di ricerche agro-alimentari del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale della Statale e con l’Associazione Formazione Giovanni Piamarta. Il Comune di Villa Carcina sosterrà il Progetto in qualità di finanziatore, almeno una ventina i soggetti che a vario titolo verranno coinvolti nelle diverse fasi. Il progetto durerà tre anni, fino al 2022, ed è appena stato finanziato in modo significativo (336 mila euro su 590 mila complessivi) da Fondazione Cariplo nell\’ambito del bando \’Coltivare valore\’. «Agromania» è progetto che parte da una fortunata esperienza di inclusione sociale e di welfare di comunità attraverso l’orticoltura a Villa Carcina. Nel comune valtrumplino ci sarà una estensione del progetto di colutra bio (si va verso la certificazione della produzione), a Mompiano ci sarà il recupero e la valorizzazione di aree boschive ed agricole. «Siamo felici di poter iniziare questa nuova avventura con partner molto interessanti e per noi in parte inediti – afferma a il presidente della cooperativa La Rete Domenico Bizzarro -. Un ringraziamento doveroso va fatto alla Fondazione Cariplo che, attraverso il Bando Coltivare Valore, ha permesso di poter avviare questo percorso. Un bando molto interessante, che mette insieme aspetti ambientali e sociali». «Un progetto ad elevato valore sociale, unico a livello provinciale e decisamente innovativo anche a livello regionale», sottolinea il sindaco di Villa Carcina Moris Cadei. «La partecipazione al progetto Agromania testimonia la capacità e la disponibilità dell’Università di Brescia ad intervenire sul territorio locale anche nell’ambito agrario forestale, finora trascurato», osserva Emanuela Gobbi, docente di Scienze Agrarie e veterinarie del dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell\’Università statale. «Il Centro Artigianelli – spiega il direttore generale dell\’associazione di formazione Piamarta Giuseppe Raineri – individuerà tra le altre cose studenti da orientare a esperienze di alternanza scuola lavoro o di tirocinio extracurricolare, finalizzati all\’inserimento lavorativo».