Tutti insieme per l’idea comune Se quattro anni vi sembrano pochi ecco un nuovo progetto di crescita, inclusione e apertura. Intervista a Domenico Bizzarro, il presidente della cooperativa sociale che gestisce la Nuova Libreria Rinascita, il Bistrò popolare, il Bistrò alla Maggia, l\'ostello Locanda degli Acrobati e la mensa a Buffalora
Nuova Libreria Rinascita compie quattro anni: un po\’di storia.
«Nlr è nata come un\’operazione di salvataggio della vecchia e preziosa esperienza di Rinascita. Una sfida vinta: non è stata una goleada, in alcuni momenti è stato ed è ancora complicato, ma ce l\’abbiamo fatta. La libreria è oggi uno spazio riconosciuto in città».
In che modo si è arrivati al risultato?
«Innanzitutto abbiamo creduto al progetto. Sapevamo che vivere di libri è difficile ma abbiamo investito, abbiamo cambiato sede e siamo più visibili, abbiamo promosso decine di incontri ogni anno. Uno spazio pubblico, da abitare. Credo che la pluralità sia stata una delle chiavi di volta per spiegare dove siamo oggi: più persone che hanno creduto nell\’operazione, più apertura, la valorizzazione del settore dell\’infanzia come modo per incrociare le famiglie che vedono nel libro un progetto formativo per i loro figli».
La fotografia di oggi?
«La libreria è fatta dai librai. Il primo libro in classifica lo vendi sempre, ma Nlr non esisterebbe se fosse solo questo. Nell\’investimento che stiamo facendo, secondo lo spirito della cooperativa, ci sono anche nuovi e giovani librai. Che inevitabilmente arricchiscono il progetto, portano freschezza, gestiscono servizi di cui siamo orgogliosi come la prenotazione gratuita dei libri, sono in grado di aiutare e suggerire. Questa è la prima scommessa per il futuro».
Altre scommesse?
«Abbiamo appena inaugurato il nuovo sito internet, attraverso il quale speriamo di riuscire a comunicare di più con il nostro pubblico, e soprattutto abbiamo il nuovo progetto dell\’idea comune».
Che cos\’è l\’idea comune?
«Dietro la libreria c\’è una forma di impresa particolare. Che non pensa al profitto di pochi ma è geneticamente orientata a includere. \’ArticoloUno\’, da sigla di una cooperativa sociale diventa un progetto ancora più aperto e inclusivo. Non più solo le cooperative e i soggetti che hanno dato vita a questa esperienza, ma una marcata volontà di apertura per avere uno spazio pubblico di riflessione. \’Tutti al lavoro per l\’idea comune\’ è percorso che ci accompagnerà sul piano progettuale nei prossimi anni. Nel titolo ci sono le tracce del percorso: l’inclusività, la progettualità, il lavoro. Si tengono insieme l\’un l\’altro e insieme disegnano una città possibile».
Un progetto ambizioso.
«Non potrebbe essere altrimenti: le cooperative sociali non nascono per far risparmiare l\’Amministrazione pubblica ma per perseguire l\’interesse generale della comunità. Le cooperative sociali arricchiscono la città, la rendono più accogliente e inclusiva. La libreria è un tassello importante per aprire uno spazio di riflessione in questa direzione. Gli altri pezzi della nostra esperienza sono altrettanto importanti: penso al Bistrò popolare per citarne uno, capace di trasformarsi in centro diurno per senza dimora in ristorante nel quale gli stessi lavoratori sono utenti della cooperativa. È su questa capacità di sguardo e di progetto che l\’idea comune ha la possibilità di crescere».