Ortociclo entra nella cooperativa La Rete, al via un modello di ciclogistica solidale che guarda al futuro, alla sostenibilità ambientale e alla coesione sociale «Abbiamo l\'ambizione di favorire la nascita di una comunità di persone attente alla qualità di ciò che consumano, alla qualità del lavoro delle persone e infine ai modi con cui i prodotti vengono consegnati»
Trasformare la distribuzione di prodotti agricoli biologici in una sperimentazione di logistica solidale che, in un prossimo futuro, possa essere estesa anche ai libri di Nuova libreria Rinascita, ma anche ai prodotti di alcune botteghe del centro storico (con le quali sono già avviate le prime interlocuzioni) favorendo così la nascita di una comunità di persone attente alla qualità di ciò che consumano, alla qualità del lavoro delle persone e ai modi con cui i prodotti vengono consegnati. La sfida è ambiziosa ma è questa la scommessa che ha fatto entrare l\’esperienza di Ortociclo nella casa della Rete, la cooperativa sociale che proprio quest\’anno compie trent\’anni e che oggi dà il via a un nuovo progetto di innovazione sociale. Esattamente come è stato per la significativa storia di successo del Bistrò Popolare o per l\’aver riportato nuova linfa alla libreria Rinascita insieme ad altre cooperative sociali. «La logistica e certe forme del lavoro si intrecciano sempre più con l\’attività che svolgiamo – spiega il presidente della cooperativa sociale La Rete Domenico Bizzarro -. Incrociamo lavoratori poveri, precari, la fotografia del disagio è sempre più frammentata. Per questo noi ci pensiamo non solo come cooperativa sociale che dà risposta ai servizi sociali ma anche come un soggetto che, nel suo piccolo, contribuisce ad alimentare inclusione sociale e consapevolezza diffusa. Di fondo c\’è l\’idea di una comunità di supporto, sensibilizzato ad acquistare determinati prodotti in determinati luoghi, sapendo che quei prodotti incorporano anche una garanzia di un certo modo di lavorare. O che vengono consegnati garantendo determinate condizioni di lavoro».
Ortociclo e Agromania sono tasselli importanti di questo progetto.
ORTOCICLO E AGROMANIA
Ortociclo nasce come piccola start-up nel giugno 2015 grazie all\’inziativa del fondatore Andrea Morandi: «Con lo spirito – spiega Morandi – di creare e coordinare un ponte tra i piccoli produttori di frutta e ortaggi del territorio bresciano, accuratamente selezionati per la loro attenzione verso una produzione di tipo naturale e rispettosa dell\’ambiente, con i suoi cittadini che spesso non hanno accesso diretto alle delizie che crescono nelle campagne vicine». Dall\’idea alla realtà il passo è stato breve, grazie a una piattaforma online dove poter ordinare una spesa su misura, una cargobike per le consegne a domicilio, la creazione di punti di ritiro per recuperare la spesa in autonomia. Negli anni il progetto è cresciuto, la maturazione del servizio ha permesso di attivare nuove collaborazioni con una decina di produttori locali a cui si sono aggiunti partner strategici per gli approvvigionamenti non locali (ma sempre bio), necessari nel periodo di magra produttiva del territorio padano.
Agricoltura sostenibile, recupero ambientale e inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio sono i tre assi portanti del progetto triennale «Agromania. Un modello agroecologico di inclusione» promosso nel 2020 dalla Cooperativa sociale La Rete, storica cooperativa bresciana che si occupa da quasi 30 anni di emarginazione. Il progetto è stato finanziato in modo significativo da Fondazione Cariplo nell\’ambito del bando \’Coltivare valore\’. Al progetto La Rete lavora in partnership con: ArticoloUno, una cooperativa sociale di inserimento lavorativo che, tra le altre cose, gestisce il Bistrò Popolare e Nuova Libreria Rinascita; con l’Università degli Studi di Brescia ovvero, più nello specifico, con Agrofood Lab, cioè il laboratorio di ricerche agroalimentari del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale e con l’Associazione Formazione Giovanni Piamarta che opera da sempre per la promozione professionale di giovani con situazioni di fragilità. Il Comune di Villa Carcina sostiene il progetto in qualità di finanziatore.
«Agromania – spiega Alberto Gobbini, resposanbile del progetto per la cooperativa La Rete – parte da una fortunata esperienza di inclusione sociale e di welfare di Comunità attraverso l’orticoltura a Villa Carcina (in coprogettazione con il Comune valtrumplino) e mira ad attivare gli strumenti dell’inserimento lavorativo per recuperare e valorizzare aree boschive e agricole a Mompiano, continuando ed estendo allo stesso tempo l’esperienza già avviata nel comune di Villa Carcina. Nello specifico, il progetto si propone di creare un’attività di coltura bio con produzione di ortaggi e frutti minori, per abbassare l’impatto antropico e lo sfruttamento del suolo, oltre che aumentare la biodiversità delle aree interessate. I prodotti sono poi inseriti in una filiera di vendita a chilometro zero in collaborazione con i soggetti che sostengono il progetto stesso».
È in questo passaggio che i percorsi di Ortociclo e Agromania si intrecciano ed è in tale intreccio che nasce anche l\’idea, in prospettiva, della sperimentazione di un modello di logistica solidale più allargato.
Il progetto ha raccolto l\’attenzione di Opes – una fondazione che investe nelle start up nel mondo (in particolare in Africa), nelle imprese che creano impatti positivi per le persone a basso reddito e le fasce vulnerabili della popolazione. E’ il primo finanziatore di questo progetto con un capitale di 40 mila euro. E’ un segnale molto positivo perché significa che è un’idea convicente.
«Siamo partiti trent\’anni fa ponendo grande attenzione ai singoli e alle fragilità – spiega Domenico Bizzarro -. Oggi mettiamo il focus sulle comunità accoglienti, nella convinzione e consapevolezza che questo sarà il nostro percorso di crescita futuro»
COME FUNZIONA ORTOCICLO
Basta registrarsi sul portale ortociclo.it
inserire nel carrello i prodotti scelti ed indicare la consegna preferita.
Non esistono abbonamenti o minimi di spesa se non sulle quantità del singolo prodotto (ad esempio per le patate 1 kg, per le carote 500 gr, ecc).
I clienti compongono il carrello e scelgono la modalità di consegna (a domicilio o presso i punti di ritiro).
Per ogni prodotto è indicata con massima trasparenza la provenienza dell’azienda agricola o del distributore.
Le consegne si svolgono una volta a settimana (il mercoledì) in tre diverse fasce orarie – 13:00/16:00 – 16:00/19:00 – 19:00/22:00.
I clienti possono ordinare fino alle 14:00 del lunedì. Il pagamento avviene alla consegna: contanti o satispay per le consegne a domicilio; solo Satispay per i punti di ritiro.
Brescia, 9 aprile 2021