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SE il lavoro fa Cracking

Nuova Libreria Rinascita
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Di Gianfranco Bettin

Dialogano con l\’autore Sergio Albertini (docente di Economia, Università Statale di Brescia) e Thomas Bendinelli (giornalista)

Celeste Vanni ha lavorato per una vita, quasi una vita, al Petrolchimico di Porto Marghera, e lì nello spettacolare scenario di una delle più grandi industrie del mondo, produttrice di ricchezza e di morte, tra rovine spettrali e reparti in metamorfosi, tra i quali il cracking in cui si spaccano le molecole, solo e isolato continua a vivere, a contare i morti, a raccontare storie di lotta e malavita, e a lasciarsi visitare da infiammati pensieri di giustizia. Gli è accanto, quasi figura di nebbia, la moglie Rosi, che, attraverso il filtro del tempo, gli appare indomita e dolcissima, a rammentare, senza nostalgia, quando esisteva una forte classe operaia, esistevano parole d’ordine fiere e condivise, ed esisteva anche il monte Civetta a promettere il conforto di fughe in altezza. E anche ora, mentre la fabbrica giace, smoke on the water, davanti alla laguna, Celeste pensa a un gesto che ha a che fare con l’altezza. Lui e la ciminiera incisa come un allarme nel cielo della notte: si arma di zaino, di corde, e sale, sale, sale, fin dove si può vedere in lontananza la cima pallida e rocciosa. Che cosa ha in mente? Che cosa ha da opporre al silenzio, alla rassegnazione, al vuoto? Cosa può fare un uomo solo? Mentre l’alba si avvicina, lungo la parabola della notte, torna la vita vissuta, tornano le promesse fatte, e, tornito nel buio, prende forma un gesto di rivolta, perché là sotto, da Venezia all’Europa, nella distesa del tempo bisogna decidere: se la Storia è davvero finita o è appena cominciata.

Gianfranco Bettin, veneziano di Porto Marghera, narratore e saggista e ricercatore, ha pubblicato tra l\’altro i romanzi Qualcosa che brucia (Garzanti, 1989 e Baldini e Castoldi, 2003), Sarajevo Maybe (Feltrinelli, 1994), Nemmeno il destino (Feltrinelli, 1997 e UE, 2004, da cui è stato tratto il film diretto da Daniele Gaglianone), Nebulosa del Boomerang (Feltrinelli, 2004). Tra i saggi, Dove volano i leoni. Fine secolo a Venezia (Garzanti, 1991), L\’erede. Pietro Maso, una storia dal vero (Feltrinelli, 1992, poi in Eredi, UE, 2007), Petrolkiller (con Maurizio Dianese, Feltrinelli UE, 2002) e Gorgo. In fondo alla paura (Feltrinelli, 2009). Con Marco Paolini ha scritto lo spettacolo teatrale Le avventure di Numero Primo e l\’omonimo romanzo (Einaudi, 2017).

Nel 2019 firma insieme ad Andrea Segre la sceneggiatura del documentario Il Pianeta in mare, presentato alla Mostra del cinema di Venezia

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