Consigli di lettura ispirati alla docu-serie \"SanPa - Luci e Tenebre di San Patrignano\"
Il successo della docu-serie SanPa, luci e tenebre di San Patrignano ha riaperto il dibattito sulle comunità di recupero e su quale deve essere il confine tra trattamento delle dipendenze e rispetto della dignità della persona. Di seguito proponiamo alcuni consigli di lettura non solo per approfondire la vicenda della comunità di San Patrignano, ma anche per provare a capire il fenomeno del consumo di eroina che si impose in Italia alla fine degli anni Settanta e per tutto il decennio successivo, con uno sguardo alle attuali pratiche di prevenzione e riduzione del danno.
La collina
di Andrea Cedrola, Andrea Delogu
Fandango Libri, 2018
In comunità ci vai perché vuoi essere aiutato, perché hai qualcosa da risolvere, perché ti dicono: \”Questo è il posto giusto\”. Poi, la comunità diventa un mondo chiuso. Dove c\’è un Dio. Le regole si chiudono dentro un recinto. E le cose sfuggono di mano.
La testimonianza di Andrea Delogu racconta cosa significa nascere e crescere nella comunità di San Patrignano, attraverso testimonianze dirette e la propria storia familiare. Il padre di Andrea è Walter Delogu, braccio destro e autista di Vincenzo Muccioli.
L\’ agente del caos
di Giancarlo De Cataldo
Einaudi, 2019
I ragazzi volevano cambiare il mondo. Jay Dark doveva distruggere i ragazzi. In ogni caso, il mondo non fu mai piú lo stesso. Dopo la pubblicazione di un breve romanzo ispirato alla vita di Jay Dark, agente provocatore americano la cui missione era inondare di droga i movimenti rivoluzionari degli anni Sessanta-Settanta per annullarne lo slancio, uno scrittore di Roma viene contattato da un avvocato californiano, un certo Flint, che ha letto il libro ed è perplesso. La vera storia di Jay Dark è molto diversa, lui può raccontarla: lui c\’era. Si spalanca cosí all\’improvviso uno scenario internazionale stupefacente, un\’autentica camera delle meraviglie che attraversa trent\’anni di storia occidentale, tra servizi deviati, ex nazisti, trafficanti, terroristi, poliziotti onesti e poliziotti corrotti, sesso, ideali e concerti rock.
Gli ultimi giorni di Pompeo
di Andrea Pazienza
Coconino Press, 2020
Il racconto, visceri sul tavolo, della discesa negli inferi dell’eroina, demone personale dell’autore e dannazione di una generazione sopraffatta dal fallimento degli ideali giovanili. Disegnato su fogli sparsi, quaderni a quadretti, carta di recupero, con un tratto scarno ed essenziale, Pompeo ha l’urgenza di un poema lirico e la sfrontatezza del diario privato. Un’opera tenera, atroce e struggente, che dal ciglio del baratro costringe tutti noi a guardare di sotto.
Droga. Storie che ci riguardano
di Luigi Ciotti
EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2020
Questo è un libro che parla di droghe. E lo fa per scongiurare un grande rischio che questo tema porta con sé: che a occuparsene siano demagoghi incompetenti e spregiudicati, condizionati dalla più potente e diffusa delle droghe: quella del potere.
Partendo da un\’esperienza di quasi cinquant\’anni – don Luigi Ciotti aprì il primo centro di accoglienza per tossicodipendenti in Italia nel 1973 – Droga. Storie che ci riguardano affronta la complessità dell\’argomento dell\’uso e abuso di sostanze e degli effetti di queste sulle vite di tutti giorni. Racconta le storie umane dietro la dipendenza, denuncia il narcotraffico – il più redditizio business delle mafie – e stimola un impegno costante verso il raggiungimento di normative e metodologie di recupero che siano umane, che non puniscano ma valorizzino la dignità e la ricerca di autonomia. «Sì, le sostanze stupefacenti possono uccidere. Non solo con la siringa nel braccio, ma in modi diversi, ché pure le leggi e il carcere possono farlo quando perdono di vista l\’uomo e la misura».
Droghe e tossicodipendenza
di Simonetta Piccone Stella
Il Mulino, 2002
Nel corso dei secoli, le droghe hanno avuto un ruolo nella vita di molti popoli, integrandosi nelle differenti culture in modo controllato e, per questo, accettato socialmente. Nelle società moderne, invece, questo equilibrio è venuto meno: l\’esplosione del mercato di massa, alimentato dalle grandi organizzazioni criminali, ne ha amplificato la diffusione, trasformandone l\’uso in un problema per i singoli e per la collettività. Ma quali dimensioni ha questo fenomeno in Italia, e chi sono i tossicodipendenti? La diffusione delle droghe oggi è tale da richiedere interventi terapeutici e legislativi integrati, capaci di superare la contrapposizione tra proibizionisti e antiproibizionisti.
Sostanze psicoattive. Vademecum per un uso consapevole
a cura di Progetto Neutravel
Eris, 2020
Nel 2017 un terzo della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni ha dichiarato di aver fatto uso di droghe almeno una volta nella vita: 1 su 10 nell\’ultimo anno. Le sostanze psicoattive, legali e illegali, circolano e sono diffusissime; se la cannabis è la più usata, il consumo di cocaina e altre droghe comunemente chiamate \”pesanti\” è altrettanto diffuso. Le operatrici di Progetto Neutravel, che da anni si occupano costantemente di prevenire i rischi e i danni legati all\’utilizzo delle sostanze, attraverso dati scientifici ci offrono in questo libro le informazioni relative alle sostanze più utilizzate nel nostro Paese, fornendo dati e informazioni con l\’obiettivo di informare sui rischi legati al loro utilizzo e aiutare a un utilizzo consapevole. Un libro destinato a chi voglia informarsi in prima persona e prevenire situazioni critiche a chi gli sta intorno. Progetto Neutravel si occupa di ridurre i danni e limitare i rischi nei contesti del divertimento notturno avvalendosi di un\’area informativa, un\’area chill-out ed un\’area sanitaria di primo soccorso. Il progetto nasce da una partnership tra settore pubblico (Asl TO4) e privato sociale (CNCA Piemonte – Cooperativa Alice).
Pensieri stupefacenti. La prevenzione filosofica delle tossicodipendenze
di Maddalena Bisollo
Lindau, 2020
Un tema complesso come quello della prevenzione delle tossicodipendenze richiede oggi nuove e molteplici chiavi di lettura. Una di queste ci viene offerta dal metodo della consulenza filosofica che, integrandosi agli approcci preventivi di carattere medico e psicologico, promuove una visione olistica della cura dell\’essere umano. Del resto, è ormai riconosciuto anche in campo sanitario come la prevenzione non sia soltanto un fatto bio-medico, ma investa la dimensione psicosociale e gli stili di vita. Inoltre, i «comportamenti a rischio» non possono essere semplicemente considerati azioni nocive in grado di compromettere, a breve o lungo termine, il benessere psicofisico dell\’individuo, ma vanno interpretati come azioni dotate di senso. E quale disciplina, se non la filosofia, è la più titolata per soccorrerci nella vita dinanzi alle questioni di senso e di significato? Oltre a una disamina teorica, il volume propone un\’analisi di metodologie, laboratori ed esempi concreti.
Droga. Un grande psichiatra racconta trent\’anni con i tossicodipendenti
di Claude Olievenstein
Cortina Raffaello, 2001
Attraverso le storie di Myriam, Henri, Stéphane e gli altri, Claude Olievenstein, primario e fondatore del celebre Centre médical Marmottan di Parigi, propone una riflessione di fondo sul problema della droga e della presa in carico dei tossicodipendenti. Per Olievenstein, i tossicomani non sono né delinquenti da rieducare con il lavoro né malati da guarire con prodotti magici. Sotto accusa sono le insufficienze dei poteri pubblici e la messa in ombra delle terapie psicologiche. Il libro descrive anche il nuovo scenario del consumo della droga e come è cambiato il profilo dei tossicodipendenti negli ultimi trent\’anni.
Animali che si drogano
di Giorgio Samorini
ShaKe, 2013
Mucche che si cibano solo di droghe, capre che perdono i denti a furia di raschiare dalle rocce licheni psicoattivi, scimmie che si mettono in bocca grossi millepiedi per ottenere un effetto esilarante simile al popper, uccelli che si danno a enormi sbornie collettive, gatti che assumono afrodisiaci vegetali prima di copulare, fiori che ricompensano i loro insetti impollinatori con delle droghe invece che col solito nettare. La credenza che lo \”sporco\” comportamento di drogarsi sia specifico della specie umana è oramai solamente una delle tante favole inventate dall\’antropocentrismo di cui è afflitta la cultura occidentale. Gli animali si curano. Gli animali si drogano. Gli animali hanno comportamenti sessuali privi di fini procreativi, inclusa l\’omosessualità. Gli animali hanno una coscienza. Tutte affermazioni ormai supportate da un\’ampia mole di dati scientifici, ma che restano inammissibili secondo i rigidi principi del behaviorismo e del darwinismo ortodosso. In questo libro l\’autore espone i dati dell\’uso di droghe nel mondo animale, e si cimenta in una dissertazione sulle motivazioni che spingono animali e uomini a drogarsi, avvalendosi anche dei nuovi paradigma scientifici quali l\’Esuberanza Biologica, la Teoria del Caos, il post-Darwinismo, la Non-Località quantistica, aprendo la strada a nuove \”teorie della droga\”, ritenute dallo stesso autore \”magnificamente inaccettabili\” e proprio per questo \”coerentemente proponibili\”.
No drugs, no future. Le droghe nell\’età dell\’ansia sociale
di Günter Amendt
Feltrinelli, 2004
L\’uomo contemporaneo vive in uno stato di continuo sovraccarico, determinando un aumento della richiesta di farmaci per il ripristino di una \”personalità armoniosa\”. Questa tendenza si è manifestata all\’inizio degli anni Sessanta quando l\’industria farmaceutica invase il mercato con prodotti promossi da una campagna pubblicitaria di dimensioni inaudite. La risposta alla perdita di controllo sui consumi, causata dalla diffusione di marjuana e LSD, fu il metadone, con il suo forte potere di assuefazione e i suoi danni collaterali. Oggi, stupefacenti e psicofarmaci rivestono un doppio ruolo: come sostanze psicotrope aiutano a superare la quotidianità; come sostanze per migliorare le prestazioni aiutano a sopportare l\’intensificazione dei ritmi di lavoro.
I drogati e gli altri. Le politiche di riduzione del danno
di Grazia Zuffa
Sellerio Editore Palermo, 2001
Il volume analizza il problema della droga e delle misure adottate dai paesi europei per \”ridurre il danno\”. Di riduzione del danno si comincia a parlare negli anni Ottanta, a fronte dell\’espandersi dell\’infezione HIV, quale strategia di difesa della salute dei tossicodipendenti. Grazia Zuffa ci aggiorna sulle varie applicazioni che essa ha avuto a seconda degli orientamenti di ogni paese: il dibattito italiano, l\’esperienza inglese, la scelta di tolleranza verso le droghe leggere dell\’Olanda, la somministrazione di eroina terapeutica in Svizzera. La riduzione del danno comporta un riequilibrio tra le politiche penali e proibizionistiche e quelle sociali. Riequilibrio che può avere tappe e soluzioni intermedie.