
Svegliami a mezzanotte. La rinascita di Fuani Marino
Con l\’autrice dialoga Nadia Busato
È un pomeriggio caldo e assolato di luglio quando una donna cade dal quarto piano di una palazzina e si schianta al suolo. La donna si chiama Fuani, ha trentadue anni, ed è la mamma di una bambina di quattro mesi: quel giorno, dopo averlo a lungo progettato, studiando altezze e possibilità, è andata nel balcone di sua zia, ha preso coraggio, e si è buttata di sotto. È sopravvissuta, alla caduta e a se stessa, alle tante operazioni, al corpo pieno di dolori e di cicatrici, all’ospedale, alla fisioterapia, agli sguardi di chi non ha capito, alla vergogna.
Svegliami a mezzanotte di Fuani Marino (Einaudi – nella foto di Danilo Donzelli, ndr) è un racconto onesto di quanto è successo quel giorno in cui tutto si è distaccato e la vita si è come interrotta. La paura di quello che poteva accadere non ha potuto superare quello che era già accaduto, lo scollamento dalla realtà, dalle emozioni. Il malessere che sicuramente già esisteva, forse una predisposizione alla nascita, ha incontrato la stanchezza, la pressione delle convenzioni, la necessità di dare sempre di più, di non rifiutare il lavoro, di fare tutto, ha poi incontrato la depressione post partum fino al punto di rottura.
Dedicato a quanti hanno attraversato la notte, il libro è un’analisi lucida della sua perdita di senso, della mancanza di entusiasmi, dove non ci si riesce a rassegnare a vedersi diversi da quello che si desiderava, ad accettare la vita così come viene, con le sue difficoltà e le sue delusioni.
Mi sembrava che per gli altri fosse tutto più semplice.
prossimi eventi